La vita di mare sostiene la salute: dieta mediterranea e oltre 2.000 ore di sole l’anno in molte coste italiane sono associate a ~30% meno eventi cardiovascolari.
Vivere vicino al mare facilita scelte alimentari tipiche del nostro patrimonio mediterraneo: pesce azzurro, olio d’oliva, verdure e legumi freschi. Solide evidenze (come lo studio PREDIMED) mostrano una riduzione di circa il 30% degli eventi cardiovascolari con questo stile alimentare. Il clima luminoso di molte aree costiere, con più di 2.000 ore di sole l’anno, aiuta ritmo sonno-veglia, vitamina D e umore. Il mare invita inoltre a muoversi: nuoto, remate, camminate in battigia rendono l’attività fisica naturale e piacevole.
La gente di mare è motore economico: oltre l’80% degli scambi mondiali per volume viaggia via mare e l’Italia, penisola, valorizza porti e logistica.
In un Paese disteso sul Mediterraneo, i porti sono porte sul mondo: Genova, Trieste, Gioia Tauro e molti altri irradiano lavoro, innovazione e imprenditorialità. La cultura marinara sviluppa competenze concrete – dalla cantieristica alla nautica da diporto, dalla logistica alla pesca sostenibile – che generano valore lungo tutta la filiera. Poiché più dell’80% dei volumi commerciali globali si muove via mare, chi vive il mare è naturalmente connesso alle opportunità. Questa vocazione all’apertura rende le comunità costiere reattive e competitive anche nelle transizioni tecnologiche.
Il mare allena all’apertura: vivere sul confine liquido crea una mentalità inclusiva, curiosa e capace di dialogo.
Da secoli il Mediterraneo è una piazza comune dove merci, idee e persone si incontrano: è normale, in riva al mare, crescere ascoltando accenti diversi e imparando ad accogliere. Città portuali come Venezia, Napoli, Bari o Palermo hanno trasformato lo scambio in identità, cucina e creatività. Questa abitudine al confronto forma persone flessibili, pronte a cooperare e a innovare senza paura del nuovo. Senza sminuire la montagna, il mare educa a costruire ponti: una qualità decisiva nell’Italia e nel mondo interconnessi di oggi.
Con oltre 7.000 km di coste, l’Italia offre alla gente di mare un laboratorio quotidiano di natura, sport e tutela attiva del territorio.
Una linea costiera così ampia significa accesso diffuso a sport salutari – vela, immersioni, surf, corsa sui lungomare – per tutte le età. Le aree marine protette, dalle Cinque Terre all’Arcipelago Toscano, insegnano il rispetto degli ecosistemi e stimolano pratiche sostenibili nella vita di tutti i giorni. La frequentazione del mare forma cittadini attenti: chi naviga o pesca conosce stagionalità, venti, correnti e sa quanto conti preservare le risorse. Questa consapevolezza ambientale si traduce in iniziative concrete, dalle pulizie spiagge alla promozione di filiere locali di qualità.